Un grande incentivo, quello dei buoni carburante, arrivato in un periodo complesso per l’Europa. Il bonus arriva per sollevare in piccola parte il problema del caro energia. Ma quali sono i vantaggi per l’impresa che li eroga?
L’art.2 del D.L. 21/2022 dispone che:
“Per l’anno 2022, l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito ai sensi dell’articolo 51, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917.”
Quindi, i buoni benzina erogati dalle imprese ai propri dipendenti per un massimo di 200 euro non concorrono a formare il reddito del dipendente.
La conseguenza è chiara, il bonus non viene considerato come un fringe benefit e ciò non comporta il pagamento di imposte aggiuntive in busta paga.
L’importo concesso va considerato costo dell’azienda e quindi è esentasse, alla stregua dei 258,23 euro.
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