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È questa la domanda che tante aziende e lavoratori si pongono in questi giorni.
Il «Decreto Energia» negli interventi calmieratori dei rincari sui carburanti ha previsto la possibilità di un’erogazione di buoni benzina fino a 200 euro che non concorrano alla formazione di reddito imponibile ai fini contributivi e ai fini fiscali (ovvero sono «esentasse»).
Secondo l’interpretazione di AIWA, Associazione Italiana Welfare Aziendale, di cui facciamo parte, il bonus si affianca alle misure previste in materia di welfare aziendale e non deve dunque essere confuso con i buoni carburante, già previsti dal nostro ordinamento fiscale. Per l’anno 2022, quindi, il nuovo buono carburante, non deve essere considerato ai fini del raggiungimento del limite di esenzione di 258,23 euro annui. Nulla vieta che tale buono vada a sommarsi a dei più tradizionali fringe benefit, dei quali il valore massimo non può essere superiore a 258,23 euro annui.
Come funzionano i buoni benzina
Le aziende private possono erogare ai propri dipendenti buoni benzina che, per il solo anno 2022, non concorrono – per l’ammontare di 200 euro per dipendente – alla formazione del reddito di lavoro. Lo ha previsto il decreto Energia (D.L. n. 21/2022), tra le altre misure urgenti per contrastare gli effetti economici della crisi internazionale e per fronteggiare l’aumento dei prezzi dell’energia. Il costo dei buoni benzina o analoghi titoli è inoltre deducibile dal reddito d’impresa.
Buoni Benzina Card
Amilon ha ideato Buoni Benzina Card, un prodotto digitale, che unisce in una gift card multi-brand le principali compagnie di carburante presenti in Italia. La gift card perfetta per erogare i buoni carburante digitali ai dipendenti delle aziende italiane.
Le imprese possono quindi affidarsi ad Amilon. L’azienda leader nel campo delle gift card digitali presenta oggi un prodotto veloce e pratico per sopperire al grande momento di difficoltà che stiamo vivendo.